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MILANO VIOLENTATA DAL BRANCO. IL SUD E' PIU' SICURO.




Milano, stuprata nella sua dignità, nel suo essere liberamente donna. Uno stupro di massa alla femminilità occidentale che si ripete, dopo aver profanato un anno fa la sicurezza delle tedesche di sentirsi protette a casa propria.

Un’azione che si è ripetuta in una centralissima piazza: il Duomo e non in un quartiere di periferia.

Il 2022 un capodanno in cui non è stato disposto alcun lockdown, ciò faceva presumere non solo l’applicazione di strategie nel rispetto delle misure del distanziamento, ma soprattutto l’adozione di misure di sicurezza.

Questa falsa certezza ha lasciato tranquilli i genitori di quelle figlie che le pensavano al sicuro in un luogo che doveva essere gremito di gruppi di poliziotti in continuo movimento, e invece erano luce fioca nelle tenebre, un esiguo numero presso le mura del Duomo. Fa orrore vedere quel video in cui due ragazze sono bloccate tra la calca della folla e le transenne, trasportate dalla fangosa corrente umana, urla e grida disperate, prima di riuscire a raggiungere quelle divise.

A che serve alzare le bandiere a mezz’asta il 25 novembre, se non si riesce ad evitare il “Prevedibile”, se l’incolumità pubblica è messa in discussione, se nelle menti di queste ragazze rimarrà memorabile il sentirsi sole, nella folla di un capodanno da paura?

Il branco sotto mentite spoglie di gruppo, non ha solo umiliato “La donna” ingenerando la paura di muoversi liberamente, ma ha innalzato la soglia di allerta, sminuendo l’intelligence, e offrendo argomenti mediatici per gli squali con attacchi politici mirati in chi sguazza nel disquilibrio politico .

Uno sparuto gruppo di ragazzi di primo pelo, ha infangato la fiducia del popolo milanese creando una crepa in un enorme sistema di sicurezza che di fatto non è riuscito ad evitare la violenza su nove donne.

E’ emersa una crepa su una diga che fatica a garantire la sua funzionalità se non si corre ai ripari …ci sono troppi quartieri in cui non è possibile camminare o andare tranquillamente in università se queste devono provvedere con un loro servizio di accompagnamento.

Non si giustifica un tale obbrobrio da chiunque sia fatto con la motivazione delle irrefrenabili pulsazioni sessuali, perché situazione del genere purtroppo possono accadere …Accadono come? Con la complicità del qualunquismo, nel silenzio urlato e soffocato, cieco, assente e per alcuni versi indifferente.

L’indignazione civile come al solito finisce nei salotti televisivi con personaggi che cavalcano l’onda accumulando gettoni di presenza, perché la visibilità fa politica. E’ sempre la stessa musica che si ripete da anni, poi di fatto il nulla ..

A costituirsi parte civile dovrebbero essere tutte le donne che non si sentono più sicure, nella propria città, nei quartieri, nei condomini e per finire a prendere anche un ascensore. La speranza è che il grido “Non una di meno” possa diventare: “ Non una di più!”. Basta con la violenza!

I colpevoli pagheranno in carcere, ci sono regole a cui non potranno sottrarsi, indipendentemente dal loro status sociale….

Resta da chiedersi come mai nelle strade delle città del sud dove pullulano immigrati, accolti nei centri di accoglienza, sono inesistenti le manifestazioni di pulsazioni sessuali individuali e o di gruppo a sfregio delle donne del posto comunque esse camminino, vestite o scosciate a qualunque ora e in qualunque luogo sia esso il centro o la periferia.

L’integrazione è basata sul muto e reciproco rispetto condividendo il detto che il “Sangue brucia”!

Questi ragazzi non hanno capito che non ci sono donne di serie A o di serie B che le donne sia esse vestite da capo a piedi o svestite, circolanti in giro hanno lo stesso valore delle loro madri.

"Le donne bruciano a toccarle o a violarne la dignità".

La rabbia è un fuoco, non fa ragionare, acceca, soffoca, non fa dormire; l’arsura è forte, perché i figli bruciano( Il sangue brucia) per il dolore,

E' quando non si ha più nulla da perdere che il buono, nella sua follia, scende all’inferno. L’unica eredità che conta, l’unica ancora di salvezza per i figli è educarli a rispettare il prossimo, perché il male se esce dalla porta, per quanto lo si possa nascondere, ritroverà sempre la strada di casa e non si presenterà mai da solo.


I VIDEO DI SEGUITO SONO INSERITI PER CHI .... NON SI RENDE CONTO CH'E' IMPORTANTE EDUCARE ALLA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE NELLE SCUOLE. E' UN DOVERE OFFRIRE NEI PTOF DI OGNI SCUOLA UNA FORMAZIONE COMPLETA. IL "PROGETTO IO VALGO" E' IL PRIMO PERCORSO CHE CAMMINA SENZA AIUTI, INDIPENDENTE CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE OCCORRE PREVENIRE....ANZICHE' DOVER CURARE FERITE CHE NEANCHE IL TEMPO POTRA' CANCELLARE.




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