SIAMO PICCOLI MA INDIGNATI..GIORNATA DELLA MEMORIA
- Progetto "IO VALGO"
- 26 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 24 gen 2022

La scuola è comunità vera, fatta di rapporti, di parole che educa a vivere nel rispetto di una integrazione sociale, che abbatte confini, barriere e costruisce relazioni positive ed insegna l’educazione al rispetto. In memoria del 27 gennaio gli insegnanti di tutto il mondo, da nord a sud con una voce invisibile, forte e certa nell’unirsi ad un unico obiettivo comune aprono le porta della “Memoria”e si mobilitano a costruire a reperire materiale per lasciare alla storia un segno di partecipazione e condivisione, poiché è educando all’empatia, che si formano persone ancor prima di professionalità, perché un uomo senza un cuore vede solo se stesso e per egoismo e sete di potere lascia la scia di un profumo chiamato “Dolore”.
La classe del progetto “Io Valgo” che segue il percorso di “EDUCARE AL RISPETTO” della docente e criminologa Dott.ssa Amantea Maria lo dice molto apertamente: “ Siamo piccoli, ma indignati contro la violenza, la sete di potere di gente ignorante che ha recato dolore con il genocidio ad un popolo che aveva il diritto di vivere la propria vita.La storia non dimentica gli orrori del passato. Il presente siamo noi, dal passato si impara a non ripetere gli stessi errori. Non è un uomo chi si lascia trascinare dal potere diventando cattivo, offrendo come pane la paura, soffocando sogni, annullando e umiliando la dignità umana e cancellando l’identità di un popolo o anche di una sola persona”.. Quante persone, compresi professionisti per delirio di onnipotenza si trasformano, anche nelle corsie, in angeli neri. Ecco che ritornano le parole di questi bambini: ”Quando c’è rispetto per la vita, c’è colore nel mondo .Il mondo è grigio quando non si rispetta la civiltà. Impariamo a scuola a costruire il grande valore: il rispetto per la persona, cioè riconoscere la dignità umana. La scuola è pronta a seminare l’educazione al rispetto, perché la vita non sia amara e non ci siano più lacrime da versare”. La scuola è una delle chiavi in grado di creare speranza per un nuovo orizzonte fatto di rispetto e civiltà.
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